20 Giu Rinasco da me
La vita è un’altra cosa. Questi mesi sono stati molto impegnativi. Tanto. Inimmaginabili. Mi accorgo di essere arrivata al limite quando mi basta un granello di polvere per piangere disperata. Come se quel pulviscolo pesasse tonnellate su di me. Sono consapevole di molte cose – e qui non è il luogo – ma mantengo la mia feroce autocritica la mia vitale autoironia e la mia capacità di non addomesticarmi. So esattamente cosa desidero. Conosco me stessa profondamente e sono inesorabilmente stanca. Di tutto. Delle parole, delle ipocrisie, di queste mura, di ciò che mi circonda. Stanca di non sentirmi amata. Di essere abbandonata. Stanca.
Stanotte in questo solstizio sarò io a essere luce, a bruciare dentro il fuoco sacro. Io a compiere il rito perché io sono l’inizio e la fine. Il tutto e il niente. La parola e il silenzio. Io la forza e la fragilità. Non so se mi sarà concesso di amare ed essere ancora amata in questa vita da un uomo che mi sia amico amante e compagno di strada.
Stanotte il mio dono sono io.
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