15 Mag Libera di viaggiare…per trovare me
Viaggiare mi restituisce parti di me. Torno in contatto col mio corpo dentro altri spazi delineo orizzonti inattesi. Sperimento. Oso.
Mi riapproprio di me: non più in categorie quotidiane. Posso essere chi voglio. Posso essere l’inizio e la fine, l’oggi e il domani. Acqua e fuoco. Terra e aria.
E per tutte quelle parole che da questo mio angolo di quotidiano desidero atrocemente ascoltare, per ogni sera in cui la malinconia accende la sua luce nella mancanza di carezze, esistono altre me che possono esistere libere e solitarie e intere e magnifiche e potenti in viaggio. Lontana da qui, da questa casa, da questa me. Molto, sono molto di più. Sono la scelta di andare. Mollare. Vagare. Giungere. Restare. Senza legami. Senza tristezze semplicemente me. Sono io che decido il ritmo e tengo a bada anche il nodo che mi stringe la gola improvvisamente per un ricordo che si accende. In viaggio anche la tristezza cambia sapore. Il mio corpo esiste tra cielo e mare. Ed esplode.
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