02 Mag Sensualmente me
Sensualmente, me.
Ho sempre avuto paura della mia sensualità. Una gatta nel buio. Un serpente che scioglie lentamente le sue spire. Ogni gesto atteso e sospeso nell’attesa di un movimento, uno sguardo, un respiro.
Sospesa so come distillare i battiti e i respiri.
La vedo la sento che emerge e mi tortura mentre la testa tenta di definire tempi e luoghi e opportunità.
E resto in una bolla, al sicuro da me stessa e dagli altri. Bloccata in mille paure le tengo testa e decido di ingabbiarmi fredda e algida, quasi fossi estranea a me stessa e a quell’onda che sale e si infrange sotto la mia pelle.
È così anche nel tango, non mi lascio mai andare troppo, ma quando riesco a farlo…chiudo gli occhi e spengo i pensieri…wow!!! Estasi!
Selvaggia. Ho paura di seguire questa sensualità che emerge da luoghi infiniti di me: dove potrebbe portarmi? A scoprire chi sono, mi dico. Eppure la taccio, la domo, la freno.
Ma, è mia! È dentro di me ed è un vulcano pronto a esplodere. “Paura di cosa?” mi chiedo. “Troppo” mi rispondo, troppo. Nella mia testa un freno. Troppo? Troppo essere me? Troppo per vedere riflesso nel mio, un altro sguardo complice? O troppo incredulo? Che sciocchezza. Troppo, oltrepassare il mio pudore per essere semplicemente me? Oggi non mi importa più di attendere che siano gli altri a dare il limite alla seduzione che sorniona batte dentro di me ..e a chi non ha avuto il coraggio per restare auguro buona vita e ringrazio, ma non ho più paura che si sia portato via quel fuoco, quando ha chiuso la mia porta. Nessuno può usurparla.
È in me. È me. Sono io.
Nessuno può portarmi via il fuoco. Nessuno mai potrà domarlo. Nessuno potrà arginarlo.
Io, soltanto io decido quando e come, morire lentamente.
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