30 Mag L’intervista
Oggi sono stata a parlare con una persona per preparare un’intervista. Avrei potuto farne a meno, mi sarei presentata all’evento e avrei comunque fatto un buon lavoro.
Invece no.
Ho voluto chiedere, sapere, capire, conoscere, scrivere. Capire.
Conoscere cosa muove, guardare il dietro, sbirciare dentro. E tutto ciò mi ha fatto riflettere su di me. Dentro ogni cosa che faccio, a ogni persona che conosco metto il cuore. Tutto passa attraverso le mie viscere. È più forte di me. Se ci sono. Ci sono tutta. Intera. Con tutte le parti di me senza remore. Oppure non ci sono. Fragile, esposta, coinvolta. Sempre. Ecco perché la polvere, le piccole disattenzioni mi attraversano e mi graffiano l’anima.
Potevo fare 2500 battute, ho ricevuto invece un grande insegnamento, e mi sono arricchita, e per questo non esistono battute.
Sul piatto resta comunque e sempre la mia anima…. Ma non posso essere diversa. (30 maggio 2018)
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